Anniversario della nascita Michelangelo Buonarroti, per il 550esimo visite e mostre nel paese natale Casa Natale e Castello michelangiolesco, eventi, iniziative e reading della Galleria dell’Accademia di Firenze L’eterno contemporaneo. Michelangelo 1475 2025

Caprese Michelangelo- Quest’anno ricorre il 550esimo anniversario della nascita di Michelangelo Buonarroti avvenuta a Caprese Michelangelo il 6 marzo del 1475. Scultore, pittore, architetto e persino poeta, genio universale del Rinascimento. La mente corre a Il Giudizio universale affrescato nella Cappella Sistina di Roma e a La Creazione di Adamo in quello splendido scrigno che sono i Musei Vaticani, alle sculture I Prigioni, al David. l’Accademia di Firenze è legata a doppio filo alla figura di Michelangelo. Correva l’anno 1882 quando il celeberrimo David venne accolto nelle sale del museo, trovando la collocazione attuale nella “sua” Tribuna. Successivamente, le collezioni della Galleria si sono arricchite con la presenza di altri capolavori michelangioleschi: i quattro grandiosi Prigioni realizzati per la tomba di Giulio II, il San Matteo scolpito per la cattedrale di Santa Maria del Fiore e la Pietà di Palestrina. La ricorrenza viene celebrata nel paese natale, con visite alla Casa Natale, che ospita una mostra di francobolli dal mondo del professor Fabrizio Fabbrini, e che fa parte dell’associazione nazionale Case della Memoria, e al Castello michelangiolesco con una mostra di lettere, un carteggio di Michelangelo con artisti e uomini di potere, in collaborazione con Casa Buonarroti di Firenze i suoi genitori erano fiorentini il padre fu podestà del Comune, e a Firenze con un ricco programma di eventi, iniziative e reading della rassegna culturale della Galleria dell’Accademia di Firenze L’eterno contemporaneo. Michelangelo 1475 2025. Il calendario delle iniziative della rassegna fiorentina L’eterno contemporaneo entra nel vivo con una serie di conferenze che approfondiranno la geniale e tormentata personalità di Michelangelo Buonarroti e la sua influenza nella storia dell’arte. Lunedì 10 marzo, 17.30, Cristina Acidini aprirà il ciclo con l’incontro Michelangelo e Vittoria Colonna, un’amicizia nel segno dell’arte, che esplora uno tra i più singolari rapporti del Rinascimento italiano, indagato nei suoi risvolti spirituali, religiosi e politici. Nell’arco di circa dieci anni, dal 1536 o ’38 fino alla morte di lei nel 1547, Michelangelo, uomo ormai maturo, già famoso, e la marchesa di Pescara, donna di potere e poetessa, s’incontrano e si scrivono. A Vittoria, Michelangelo offre disegni adatti alla meditazione, anzitutto sul sacrificio di Cristo in croce, ma anche sul tema, a lei carissimo, delle donne nella vita di Gesù: la Madonna, la Maddalena, la Samaritana. Lunedì 7 aprile, alle 17.30, sarà la volta di Francesco Caglioti. Con il suo intervento Il David di Michelangelo: preistoria e protostoria, si soffermerà sulla genesi dell’opera, entro una prospettiva storica di lunga durata. Il successo della statua fu immediato e trionfale, favorito anche dalla paziente attesa che l’arte toscana aveva vissuto, di generazione in generazione, nei confronti di una figura come questa, capace di sfidare a grandi altezze lo spazio intorno a una cattedrale. Lunedì 12 maggio, alle 17.30, interverrà Marco Pierini, con la conferenza Presenza di Michelangelo nell’arte e nella cultura contemporanea. Lo storico dell’arte si soffermerà sulla vastissima fortuna nella cultura visiva del Novecento della figura e dell’opera del Buonarroti, evidenziando come la sua eredità abbia trovato nuove declinazioni tra omaggi, citazioni e reinterpretazioni. L’influenza di Michelangelo, com’è noto, non si è limitata alle arti visive, si è estesa all’architettura, al cinema, alla cultura popolare e alla musica pop. Lunedì 9 giugno, alle 18, la Galleria dell’Accademia ospiterà il reading Non ha la par cosa tutto il mondo, a cura di Tomaso Montanari e Francesco Gori. Lo storico dell’arte e l’attore offriranno un focus sui Prigioni e la travagliata impresa della tomba di Giulio II, accompagnando il pubblico nella comprensione del contesto storico artistico, culturale e politico della Roma della prima metà del Cinquecento. Attraverso la lettura di brani tratti dalle lettere di Michelangelo e dalle vite dell’artista scritte da Giorgio Vasari (1550 e 1568) e Ascanio Condivi, (1553), si potrà rivivere la complessa vicenda della realizzazione della tomba di papa Giulio II della Rovere, durata quarant’anni. Una commissione lunga e ambiziosa, più volte ripensata e modificata da Michelangelo, che inizialmente aveva concepito un progetto ben più grandioso del cenotafio a San Pietro in Vincoli a Roma, del quale facevano parte i Prigioni conservati alla Galleria dell’Accademia di Firenze, lo Schiavo giovane, il Prigione Barbuto, l’Atlante, il Prigione che si ridesta, e al Museo del Louvre, lo Schiavo morente e lo Schiavo ribelle, oltre al Genio della Vittoria, oggi a Palazzo Vecchio a Firenze. Lo spettacolo sarà replicato in autunno. Sempre in autunno, in data da definire, Vinicio Capossela, già ospite del museo nel 2007, tornerà a dialogare in musica con Michelangelo, sotto l’ombra del David e dei Prigioni. Il musicista non ha mai interrotto il suo lavoro sulle Rime e qui lo vedremo nel concerto Fuggite, Amanti, Amor – Rime e Lamentazioni per Michelangelo, accompagnato da un gruppo di musicisti, tra cui il violoncellista Mario Brunello. Lunedì 15 dicembre, alle 18, la Galleria dell’Accademia di Firenze ospiterà un altro momento musicale, in collaborazione con il Conservatorio Luigi Cherubini. Il Trio Thesan, tutto al femminile, formato da Antonella Ciccozzi, arpa, Giuseppina Ledda, flauto, Francesca Piccioni, viola, si esibirà interpretando musiche di Claude Debussy, di Sofia Gubaidulina e del brano di Antonio Vivaldi, Follia, intermezzato a parti recitate. Nell’ambito L’eterno contemporaneo saranno organizzati percorsi inclusivi volti a rendere l’arte di Michelangelo accessibile a un pubblico sempre più ampio, con visite tattili e visite nella Lingua dei segni italiana. L’esperienza San Matteo e i Prigioni, esplorare la forma immersa nel marmo approfondirà la ricerca artistica di Michelangelo attraverso l’esplorazione tattile delle sue sculture esposte. Le visite tematiche in LIS, Sculture in Accademia, si concentreranno sull’evoluzione dell’arte scultorea rinascimentale, analizzando le potenzialità espressive della materia e della tecnica attraverso il confronto tra le sculture michelangiolesche e il modello in terracruda de Il ratto delle Sabine di Giambologna. Michelangelo non è solo una figura del passato, è un artista che continua a parlarci, un punto di riferimento imprescindibile per la cultura di ogni tempo. Con L’eterno contemporaneo, la Galleria dell’Accademia di Firenze invita a riscoprirlo con uno sguardo nuovo, attraverso un dialogo che intreccia storia, arte e contemporaneità.
Anna Maria Citernesi