IV Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani Angiolo Galletti occasione di riflessione presidente provinciale dei Pensionati Anap Confartigianato “Le RSA hanno lunghi tempi di attesa e pochi posti disponibili rispetto alla domanda e spesso la carenza di personale non garantisce la continuità dei servizi domiciliari, i medici di famiglia sono pochi con tantissimi pazienti”

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Arezzo- Il 28 luglio ricorre la IV Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani istituita 4 anni fa da Papa Francesco, dedicata a onorare il ruolo fondamentale che i nonni e gli anziani svolgono nelle nostre vite e nelle nostre comunità ed occasione di riflessione. “Questa giornata ci porta inevitabilmente a fare delle riflessioni sul ruolo che noi anziani abbiamo nella società o su quello che la società attuale ci riserva” precisa Angiolo Galletti presidente provinciale dei Pensionati Anap Confartigianato che conta oltre 6 mila associati in provincia di Arezzo “abbiamo sicuramente dato tanto da giovani, da nonni diamo tanto ai figli e ai nipoti, ma cosa ci aspetta quando non siamo più autosufficienti?”. Documenti, prassi burocratiche, lunghi tempi di attesa, servizi ed accessi alle RSA difficilissimi “L’anziano per la famiglia” continua Galletti “quando non è più autosufficiente diventa un peso e il Sistema sanitario non dà risposte immediate, sufficienti ed adeguate rispetto alla gravità della situazione”. “Le RSA hanno lunghi tempi di attesa e pochi posti disponibili rispetto alla domanda” prosegue Galletti “Quelle in convenzione non si sa ad oggi se resteranno tali e in caso contrario i costi per le famiglie sarebbero improponibili” aggiunge amareggiato il presidente Galletti “e spesso la carenza di personale non garantisce la continuità dei servizi domiciliari, i medici di famiglia sono pochi con tantissimi pazienti”. “Questa è la situazione ad oggi che si prospetta quando in casa hai un anziano non più autosufficiente” spiega “In questa giornata è giusto ricordare il nostro ruolo, ma che sia di stimolo ad enti ed istituzioni affinchè si facciano veramente carico di noi anziani e non ci considerino solo un peso”.