La Cartolibreria di Marisella Chieli dopo 41 anni di attività chiude definitivamente i battenti Un’altra storica realtà del commercio cittadino che non ci sarà più
Sansepolcro- La Cartolibreria di Marisella Chieli in via XX Settembre, giovedì prossimo, dopo 41 anni di attività, chiude definitivamente i battenti. Un’altra storica realtà del commercio cittadino che non ci sarà più. Non si parla di altro in città, dei problemi del centro storico, basti pensare all’avversione di cittadini e commercianti verso la ztl, e di come si sia progressivamente svilito e impoverito. Tutti ormai sanno che anche la storica cartolibreria chiude e hanno approfittato, nei giorni scorsi, dei forti sconti su tutta la merce, l’attività commerciale ben nota e tradizionale del centro, infatti, chiude per vari motivi, il primo dei quali è la scelta di Marisella, del marito Piero e del cognato Marco, tutti residenti nel territorio comunale di Anghiari, di andare in pensione, c’è però dell’altro. Le ragioni vanno insomma ricercate nelle problematiche del commercio moderno, nella stringente morsa delle grandi catene che finiscono per schiacciare, soprattutto con la concorrenza sui prezzi, le piccole attività ma anche nell’aumento dei costi di affitto ormai completamente fuori controllo perché non commisurati al reale giro d’affari di attività commerciali di questa dimensione. La scelta non fa felici gli affezionati clienti che vedevano nell’attività un autentico faro nel panorama commerciale del centro storico. “Sono sinceramente rammaricato. Una serranda che si chiude, una luce che si spenge, un altro colpo al cuore del nostro amato Borgo.” ha scritto il professor Enzo Mattesini docente di Storia della lingua italiana e Dialettologia italiana all’Università di Perugia “Ai gestori che “depongono le armi” dopo lungo combattere un ringraziamento e un augurio affettuoso per il loro futuro da un vecchio Borghese”. Maristella, Piero e Marco, ognuno con il proprio stile sempre improntato alla gentilezza e alla disponibilità, erano confidenti ed amici di molti borghesi e finivano per raccogliere i segreti e la fiducia di tutti. Molti quelli che entravano, non solo per il giornale, ma anche per fare due chiacchiere. Per la verità, a volte, c’erano le chiacchiere senza nemmeno l’acquisto. La loro non è stata solo storia commerciale avendo contrassegnato Sansepolcro anche con esposizioni di arte di pittori locali finalizzate ad attività di beneficenza ed avendo sponsorizzato varie iniziative culturali del centro. L’attività aveva visto la sua nascita nell’agosto del 1983 sempre su via XX settembre, il Corso cittadino, ma sull’angolo che si affaccia su Piazza Torre di Berta, a pochi numeri civici di distanza dall’attuale sede, in cui la cartolibreria svolge la sua attività da 8 anni. Aveva raccolta l’eredità, se pure non direttamente essendoci stata una breve gestione di altri, dalla storica Cartolibreria Bigi. Per due volte, in anni diversi nel corso di tappe del Giro d’Italia di ciclismo, furono vincitori del Premio della Gazzetta dello Sport per la miglior vetrina che era curata, in particolare da Marco. Marco era, tra l’altro, autore di presepi memorabili realizzati nella vetrina principale che servivano a mettere in mostra i pezzi in vendita, ma finivano per regalare alla città uno dei presepi più belli in periodo natalizio, nello stesso periodo regalavano alla città momenti musicali e anche la presenza di un Babbo Natale particolare che si intratteneva con grandi e piccini facendo disegni e rilasciando autografi. Tra gli episodi insoliti da sottolineare sicuramente l’ingresso di clienti eccellenti che vanno dal mondo del teatro, a quello della televisione e del cinema. Si ricorda recentemente, tra gli altri, l’ingresso dell’attore e regista britannico Ralph Fiennes. Andando più indietro nel tempo si ricordano gli attori Renato Pozzetto ed Enrico Montesano entrati più volte nel 1987, nel periodo in cui giravano al Pian della Capanna sulla collina di Sansepolcro, per la regia di Maurizio Ponzi, il Film “Noi uomini duri”. Montesano un pomeriggio si trattenne per più di un’ora a scegliere nella interminabile serie di penne stilografiche tranne poi uscirsene avendo comprata una sola semplice Penna Bic. Nel 2012, trovandosi l’attività ancora nel vecchio negozio che si affacciava in Piazza Torre di Berta, Marisella, Piero e Marco ebbero un palcoscenico preferenziale nel seguire l’ingresso in piazza di Papa Benedetto XVI e, dall’interno del negozio attraverso le vetrine poterono vedere bene e ascoltare il discorso di Joseph Ratzinger. “Non è stata una scelta facile ma, come molti di voi hanno scritto, i tempi sono cambiati e ci tenevano a lasciare l’attività senza tristezza e senza rimpianti. Chiudono il negozio con il sorriso, sicuri di aver fatto felici molti clienti e speranzosi di aver lasciato un ricordo nel cuore di tutti voi: dai clienti più affezionati a chi passava solo per regalare un saluto, fiduciosi di aver rallegrato per tanti anni i loro clienti più grandi…i bambini.” commenta Caterina Rossi figlia di Marisella e Piero e nipote di Marco, che ha risposto a quanti in questi giorni, sui social, hanno innescata una interminabile serie di saluti all’attività commerciale e ai loro gestori Dopo 40 anni di attività, posso solo assicurarvi che sono pronti un’altra avventura…la pensione!”. Tanti anche i personaggi caratteristici del vecchio borgo che hanno contrassegnata la clientela, entravano e si trattenevano Benito Fiordelli, lo Sceriffo, il Grande Aldo ma forse il più assiduo era Gino Foni caleidoscopico e ironico personaggio che si era occupato, tra l’altro, di politica e pure, in maniera pungente, di cronaca locale. Pagine di una vita cittadina che non è possibile più vedere e che, in queste ore, in attesa che le luci dell’attività si spengano per sempre, sono evocate da quanti vanno a salutare chi al commercio ha saputo dare tutto se stesso.
amc