Didattica a distanza per tutta la settimana al Liceo Città di Piero sorge la problematica della gestione che non convince il Partito Democratico, indagini e verifiche potevano essere effettuate il tardo pomeriggio o in orario anche notturno “il decreto legge del 6 agosto 2021, convertito in legge, esplicita chiaramente che la didattica a distanza è una misura consentita esclusivamente per le situazioni connesse all’emergenza covid-19. La legge non consente la didattica a distanza per le motivazioni espresse dal dirigente scolastico nella sua comunicazione alle famiglie. Non si capisce come mai a Sansepolcro si usi questo strumento in maniera totalmente impropria e arbitraria, per verifiche e lavori che possono essere svolti quando la popolazione scolastica non è presente a scuola”
Sansepolcro- Didattica a distanza per tutta la settimana al Liceo Città di Piero nello specifico al Liceo scientifico Piero della Francesca per gli studenti del biennio, nella sede distaccata per la quale la Provincia paga l’affitto da molti anni, deve effettuare verifiche ed indagini per avviare i lavori di adeguamento sismico ed è senza dubbio una notizia positiva per la popolazione scolastica che deve recarsi a scuola nella sede distaccata. E però sorge la problematica della gestione della didattica che non convince il Partito Democratico. Anche perché indagini e verifiche potevano essere effettuate il tardo pomeriggio o in orario anche notturno senza ricorrere alla didattica a distanza. “Con comunicazione del 15 gennaio” spiega il Partito Democratico “le famiglie e gli alunni del biennio del Liceo di Sansepolcro sono stati informati dal Dirigente Scolastico che nella settimana dal 17 al 22 gennaio le lezioni sono sospese per consentire alla Provincia di Arezzo di effettuare indagini sulla struttura in vista dei prossimi lavori di adeguamento sismico. Gli alunni” afferma “saranno per tutta la settimana in didattica a distanza. Ribadiamo che il decreto legge del 6 agosto 2021, convertito in legge, esplicita chiaramente che la didattica a distanza è una misura consentita esclusivamente per le situazioni connesse all’emergenza covid-19. La legge non consente la didattica a distanza per le motivazioni espresse dal dirigente scolastico nella sua comunicazione alle famiglie. Non si capisce come mai a Sansepolcro si usi questo strumento in maniera totalmente impropria e arbitraria, per verifiche e lavori che possono essere svolti quando la popolazione scolastica non è presente a scuola. Ci sono stati quindici giorni di vacanze natalizie, la Provincia avrebbe dovuto provvedere durante quel periodo alle opportune verifiche. In questo momento così complesso per i ragazzi e per il mondo della scuola che sta facendo di tutto per garantire il diritto allo studio, chiudere la scuola agli studenti è un atto arbitrario e contro ogni buon senso. I ragazzi hanno già avuto la loro parte di didattica a distanza, durante questa pandemia, e non ci possiamo permettere una nuova chiusura per mancanza di programmazione. La scuola è il primo presidio democratico della nostra società è il luogo per eccellenza dove si formano i cittadini di domani, crediamo che sia fondamentale dimostrare rispetto per le esigenze degli studenti e non piegarle continuamente ai bisogni delle amministrazioni. La Provincia svolga le dovute verifiche senza interferire con la fruizione scolastica degli alunni.”. Ora vero è che nel periodo natalizio non è stato possibile svolgere indagini e verifiche per motivi di organizzazione e necessità di approfondimenti dei tecnici e progettisti della Provincia, ma “il ricorso alla didattica digitale integrata” ribadisce e ricorda il Partito Democratico “è previsto solo a fronte di gravi situazioni sanitarie che incidono su un territorio determinando la sospensione generalizzata delle attività curriculari in presenza, ovvero a fronte di situazioni di isolamento e/o quarantena, disposti dalle autorità sanitarie, per singoli studenti o gruppi classe … Non ci sembra che tra le ipotesi venga menzionata quella di lavori o di verifiche tecniche. Quello che sta avvenendo è totalmente fuori regola. Nella settimana in corso gli alunni del Liceo Città di Piero hanno la possibilità di recuperare gli apprendimenti, possibilità molto ridotta visto lo svolgersi della didattica a distanza. Siamo contenti” affermano i Dem “che la Provincia provveda al miglioramento sismico dei suoi edifici, speriamo che si prenda finalmente cura anche dello stabile dell’ex Margaritone che versa in stato di degrado e abbandono ormai da anni. Quello che sta succedendo a Sansepolcro con la chiusura delle scuole in maniera indiscriminata e la ricorsa alla didattica a distanza è semplicemente vergognoso. Le mancanze di programmazione delle amministrazioni comunali e provinciali si riversano sulla formazione degli alunni.”. E se poi riuscisse a riunire tutte le classi in un unico edificio scolastico sarebbe anche meglio.
Anna Maria Citernesi