Non c’è soluzione migliore nella chiesetta di santa Maria di Momentana, a poche centinaia di metri dal centro storico, luogo di quiete e natura, Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Ministero dei Beni culturali, che tutela la Madonna del Parto dal comune monterchiese
Monterchi- Non c’è soluzione migliore alla ricontestualizzazione e quindi ricollocazione dell’opera là dove Piero della Francesca l’ha dipinta, la cappella nella chiesetta di santa Maria di Momentana dove si trovava fino al 1992, peraltro il cimitero è a poche centinaia di metri dal centro storico, in un luogo di quiete e natura, dove si espresse il genio pierfrancescano che la vince sempre su tutto, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Ministero dei Beni culturali, che tutela la Madonna del Parto, un bene culturale universale che va al di là della proprietà comune monterchiese, e delle pretese della stessa Diocesi, un bene vocato al culto religioso oltre che alla fruizione culturale artistica. La chiesetta potrà essere ristrutturata ed ampliata poichè non vi sono vincoli cimiteriali e c’è anche l’occasione dei fondi Pnrr. Anche il critico Vittorio Sgarbi è d’accordo e di recente si è allineato. Rallegramenti per la bella notizia giungono dal Borgo ed anche da quanti vorrebbero veder valorizzata meglio la Madonna della Misericordia, che al Museo si trova stretta in un luogo di passaggio e considerando tutto il Polittico l’opera è davvero poco valorizzata come condizioni di spazio e luce, la si potrebbe collocare in una sistemazione migliore e si alimenta sempre anche la speranza che possa essere ricontestualizzata nel suo luogo per il quale è stata dipinta, la ex chiesa della Misericordia in centro storico a due passi dal Museo Civico, il turista inoltre, potrebbe trattenersi di più in visita al Borgo.
Anna Maria Citernesi