La Madonna del Parto necessita di recuperare le condizioni di spazio e luce, la ex scuola elementare di via della Reglia non possiede i giusti rapporti per valorizzarla, rimane nel borgo e torna a Momentana
Monterchi- La Madonna del Parto necessita di recuperare le condizioni di spazio e luce nelle quali fu realizzata da Piero della Francesca, tra il 1455 ed il 1460, nella chiesa di santa Maria di Momentana, che poi fu ridotta diventando cappella del cimitero del borgo di Monterchi, ragion per cui verrà ampliata per riaccoglierla, la ex scuola elementare di via della Reglia non possiede i giusti rapporti per valorizzarla ed è sempre stata una sede provvisoria, approntata nel 1992 per il restauro dell’affresco staccato, al massimo potrà divenire un museo di corredo, a supporto di Momentana e un punto informativo, se non un vero e proprio ufficio turistico del paese della Valcerfone. Quando l’affresco pierfrancescano fu staccato nel 1911, per la seconda volta, la prima dal muro della chiesa nel 1786 per costruire le mura del cimitero, furono ritrovati frammenti di un affresco sottostante che studiosi identificano in una Madonna del Latte affrescata nel ‘300 e che testimonia un preesistente culto della maternità dal quale forse prese le mosse anche il genio pierfrancescano ispirato dalla madre sua, originaria di Monterchi, e dunque la madonna del latte può rimanere nella ex scuola elementare, dove peraltro c’è spazio anche per faccende come cambio pannolini ed allattamento, l’altra, capolavoro pierfrancescano, che rimane nel borgo di Monterchi, torna a Momentana, nel suo luogo di origine, entrambe divise e meglio valorizzate, ad accogliere chi poi vuole fermarsi per visitare il resto del centro storico.
di Anna Maria Citernesi