La scarsità della risorsa idrica e le misure per contrastarla al centro del dibatto sulle dighe e gli invasi nella sede di Confindustria aretina Gli industriali sollecitano politica ed istituzioni “una nuova stagione di dighe in Italia per superare il rallentamento nella costruzione di queste opere nell’ultimo decennio”
Sansepolcro- La scarsità della risorsa idrica e le misure per contrastarla al centro del dibatto sulle dighe e gli invasi nella sede di Confindustria aretina per l’incontro dal titolo Acqua: nuova ricchezza. Le dighe e gli invasi nel territorio. E’ stata anche l’occasione per fare il punto della situazione con esperti sul rischio idrogeologico alla luce dei cambiamenti climatici tra siccità ed alluvioni. Le dighe sono strutture fondamentali per l’accumulo della risorsa idrica ed anche per la produzione di energia da fonti rinnovabili, necessaria manutenzione fiumi, laghi e invasi, condotte idriche per evitare la dispersione di acqua ed una rete di distribuzione completata ed maggiore accumulo con anche una rete di piccole dighe. Gli industriali, e con loro anche gli agricoltori, sollecitano politica ed istituzioni ad investire su progetti seri “una nuova stagione di dighe in Italia per superare il rallentamento nella costruzione di queste opere nell’ultimo decennio. La nostra provincia non parte da zero: furono costruite quelle sull’Arno di La Penna e Levante, mentre partiva il così detto Piano Arredi che ha portato alla costruzione, terminata nel 1993, della diga di Montedoglio sul Tevere”. Le dighe sono state pensate per finalità miste irrigue e di produzione energetica, ad esempio la nostra di Montedoglio, e diventano fondamentali gli usi plurimi degli invasi. Tra gli interventi degli esperti Remo Chiarini sulle dighe nell’area Toscana Sud, a fare gli onori di casa il presidente di Confindustria Toscana Sud Fabrizio Bernini, si è parlato anche della riduzione del rischio idraulico, il presidente dell’Eaut Simone Viti invece è intervenuto sui lavori idraulici e di consolidamento antisismico che sono stati conclusi di recente portando la diga ad un livello elevato di sicurezza, all’incontro anche l’ex ingegnere capo della provincia Giovanni Cardinali.
Anna Maria Citernesi