Accatastamento caminetti e stufe “C’è puzza di bruciato: no a nuova imposta per i cittadini” la segretaria Alessandra Papini “L’ambiente non si tutela con nuovi cavilli burocratici per le famiglie e con informazioni non chiare per gli operatori” delibera 222/2023 della Regione Toscana nel panico famiglie, imprese e operatori del settore casa
Arezzo- Accatastamento caminetti e stufe “C’è puzza di bruciato: no a nuova imposta per i cittadini” non la manda a dire Confartigianato Arezzo, la segretaria Alessandra Papini “L’ambiente non si tutela con nuovi cavilli burocratici per le famiglie e con informazioni non chiare per gli operatori” ed il riferimento è alla Regione rossa che per “tutelare” l’ambiente chiede anche l’accatastamento di camini e stufe o caldaie a biomasse, in particolare alla delibera 222/2023 della Regione Toscana che in questi giorni sta mandando nel panico famiglie, imprese e operatori del settore casa, accatastamento caminetti, stufe o caldaie a biomasse si può sempre fare, gratuitamente e con calma, anche dopo il 30 settembre 2023 come previsto nella suddetta delibera. Ma è critica la posizione della segretaria provinciale di Confartigianato Arezzo Alessandra Papini “I cittadini che non hanno ancora provveduto ad accatastare il proprio caminetto, stufa o caldaia a biomasse possono serenamente mettersi in regola, gratuitamente e anche adesso, tramite la pagina web del Siert. Detto questo” aggiunge Papini “anche se l’obbiettivo di tutelare l’ambiente è sicuramente lodevole, le modalità per raggiungerlo non ci convince: censire spesso significa applicare nuove imposte soprattutto in un momento come questo; sull’argomento sentiamo puzza di bruciato”. “Intanto servono informazioni precise” continua la segretaria Papini “Nel caso di futuri controlli, laddove l’impianto non risultasse in regola, la delibera prevede comunque la possibilità di procedere, senza incorrere in sanzioni, all’accatastamento entro e non oltre 30 giorni dalla data del controllo. Pertanto la multa nel caso scatta dopo 60 giorni e due richiami. Quindi vanno evitate comunicazioni fuorvianti e poco chiare come sta accadendo in queste ore. Sul tema la Regione istituisca subito un tavolo di concertazione coinvolgendo i nostri tecnici ed impiantisti per fare chiarezza e soprattutto per scongiurare future tasse per i cittadini”.
A.M.C.