Palazzo delle Laudi inizia lo smontaggio del ponteggio intensione dell’Amministrazione messa in sicurezza degli elementi lapidei sulle facciate principali, fino a fine lavori divieto di sosta per tutte le categorie di veicoli, compresi quelli muniti di speciali autorizzazioni in deroga
Sansepolcro- Palazzo delle Laudi inizia lo smontaggio del ponteggio ed è intensione dell’Amministrazione provvedere alla messa in sicurezza degli elementi lapidei presenti sulle facciate principali di via Matteotti e piazza Garibaldi, il Comune ha richiesto autorizzazione alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio della Provincia di Arezzo, per l’esecuzione di un intervento ispettivo degli elementi lapidei delle facciate per i lavori di messa in sicurezza del Palazzo delle Laudi l’utilizzo di una piattaforma aerea per la rimozione di frammenti in incipiente stato di caduta, esecuzione di ancoraggi con resine epossidiche o inserimento di perni in vetro resina o acciaio inox, oltre a segnalazione di interventi di riparazione e di consolidamento, l’esecuzione dell’intervento di ispezione degli elementi lapidei finalizzato alla messa in sicurezza Palazzo delle Laudi è stato affidato ad un restauratore specializzato, abilitato al restauro di beni culturali una spesa complessiva di 6 mila euro, finanziata con fondi propri dell’Amministrazione. Per effettuare lavori di smontaggio del ponteggio di Palazzo delle Laudi e di restauro, considerato che tali lavori rendono necessaria l’assenza di veicoli sull’area interessata dai lavori in corrispondenza del loggiato del Palazzo, fino a fine lavori divieto di sosta per tutte le categorie di veicoli, compresi quelli muniti di speciali autorizzazioni in deroga, ad eccezione dei mezzi utilizzati per i lavori in piazza Garibaldi ed in via Matteotti nel tratto interessato dai lavori corrispondente al loggiato di Palazzo delle Laudi, durante i lavori il transito dei pedoni viene garantito in condizioni di sicurezza. I lavori di restauro della facciata, che dovrebbero concludersi verso fine mese.
Anna Maria Citernesi