70 Anni di manipolArte – ALFIERO COLESCHI Sansepolcro Art Gallery mostra caleidoscopio dell’artista del Borgo

mostra alfiero coleschi

Sansepolcro- Nella Sansepolcro Art Gallery di via XX Settembre mostra 70 Anni di manipolArte – ALFIERO COLESCHI. Nato a Sansepolcro, classe 1941, al numero 59 di via Angelo Scarpetti, ha uno studio di mirabolante bellezza. Diplomato all’Istituto Statale d’Arte di Sansepolcro, è stato insegnante di Intaglio presso l’Istituto d’Arte di Anghiari dal 1961 al 1992. Nel suo percorso artistico oltre alla lavorazione del legno si specializza in quella della pietra e successivamente Coleschi non ha limiti e si interessa a tutti i materiali (legno, pietra, marmo, alabastro, travertino). Si dedica anche alla pittura e alla vetrofusione ed è una nelle più variegate e multiformi personalità del mondo dell’arte del nostro territorio. Ha dipinto il Palio della Balestra, ha realizzate le balestre nella sua parte in legno, tra le più belle che si possono vedere utilizzate nelle competizioni sia a Sansepolcro che a Gubbio. Nella Sansepolcro Art Gallery sarà possibile vedere esposte, sotto la miglior luce, un po’ tutte queste sue qualità ed opere realizzate in un arco temporale molto ampio. Quelli che lo conoscono avranno la riconferma delle sue potenzialità, rare, quelli che non lo conoscono scopriranno un artista dalle mille sfaccettature che, si potrebbe dire, non ha mai tralasciato, senza condizionamenti, di indagare tecniche, materie e sensazioni diverse spesso facendo incontrare mondi nella realizzazione di progetti fantascientifici con l’utilizzo di tecniche miste di una modernità straordinaria che starebbero a suo agio nelle gallerie di metropoli diverse dei vari continenti. “Tra i creativi che ho incontrato nel mio cammino di organizzazione, narrazione e commento di eventi artistici e di creativi in un territorio ampio” afferma Michele Foni responsabile della Compagnia Artisti di Sansepolcro “Coleschi è, senza dubbio, il più caleidoscopico e vario. Anche i suoi temi sono vari, più spesso lontani dalla figura. Il suo è un astrattismo di razza di chi conosce la materia. Anche quando dipinge si vede che la base è scultorea quasi come ci stesse raccontando delle volumetrie che popolano il suo immaginario. Lui è come un grande chef che conoscendo bene tutti gli alimenti base riesce bene qualunque sia la composizione che realizza di questi. In merito poi ai gusti, Coleschi non scende a compromessi; non ha mai realizzato qualcosa che ammiccasse a una moda o che tentasse di procacciarsi consensi. Casomai la moda l’ha fatta lui ed ha sempre perseguite le sue idee dimostrando che si può essere universali solo raccontando il suo mondo interiore”.

amc