Accensione delle luminarie natalizie e dell’albero di Natale a Porta Fiorentina inaugurazione del Grande Presepe nella chiesa di Santa Marta a Porta Romana come da tradizione nel giorno dell’Immacolata concezione iniziato il periodo delle festività natalizie
Sansepolcro- Accensione delle luminarie natalizie e dell’albero di Natale a Porta Fiorentina insieme alla riproduzione della Natività di Piero della Francesca dell’Associazione culturale enogastronomica Le Centopelli ed inaugurazione del Grande Presepe nella chiesa di Santa Marta a Porta Romana come da tradizione nel giorno dell’Immacolata concezione, nel fine settimana è iniziato il periodo delle festività natalizie e la città si è calata nell’atmosfera festosa della vigilia con anche il Concerto di Santa Cecilia all’auditorium del Campaccio. Quest’anno il Grande Presepe, visitabile fino al 15 gennaio, è ambientato nella nostra terra di Toscana, l’antica Etruria che comprendeva l’area tra i fiumi Tevere ed Arno, zona corrispondente al Lazio, Umbria e Toscana a cui in seguito si aggiunsero altre aree di espansione. In questa terra verso la metà dell’VIII secolo avanti Cristo fiorì una sorprendente civiltà, quella etrusca la cui origine però non è certa, quel che è certo è che gli etruschi elaborarono una lingua ed una scrittura diverse da quelle di ogni altro popolo. L’Etruria non fu uno stato unitario e le città governate da un re mantennero una forte autonomia e ciò fu principalmente la causa della sua fine ad opera di Roma che la assorbì, ma nello stesso tempo ne subì in modo significativo l’influenza. Esse erano circondate da mura aperte con porte ad arco, sorgevano sui colli ed erano costruite in punti strategici e adatti alle attività commerciali, erano attraversate da strade: il decumano ed il cardo, con case realizzate in pietra e mattoni che sostituirono le originarie capanne fuori le mura. Qui si trovavano anche le necropoli con sepolture di diverso tipo. Sebbene la civiltà etrusca sia ancora in parte misteriosa, una cosa è certa: le donne erano pari all’uomo ed avevano un ruolo di primo piano nella vita sociale, erano indipendenti, istruite e godevano di notevoli libertà. La civiltà etrusca per questo, per l’abilità delle genti nella lavorazione dei metalli e la loro intraprendenza nelle varie attività, come per esempio la lavorazione della ceramica, suscita ancora oggi stupore e fascino. Il Grande Presepe è espressione dello spirito e delle competenze dei volontari della Società Rionale di Porta Romana e di tutti quegli amici che con le loro abilità artigianali e creative hanno apportato un buon contributo alla realizzazione di alcuni manufatti. La città ringrazia loro e gli alunni della Classe II LB del Liceo artistico Giovagnoli e la loro insegnante per aver creato alcuni abiti dei personaggi del Grande Presepe. Per le strade del centro storico mercatini natalizi, intrattenimento per bambini con musica e giochi il prossimo fine settimana.
Anna Maria Citernesi