Assistenza anziani Confartigianato lancia allarme Galletti e Papini “Ci troviamo di fronte ad una legge regionale superata ormai dai fatti, un’emergenza crescente ai danni delle persone più fragili che spesso, non trovando supporto si trovano in condizioni di solitudine ed instabilità economica”
Arezzo- “C’è un problema che nessuno vuole vedere ma che sta emergendo e che nel giro di poco rischia di diventare una vera e propria emergenza sociale. Parlo dell’assistenza agli anziani e della scarsità di risorse economiche e materiali messe a disposizione per una categoria così fragile” Angiolo Galletti, presidente di Anap sindacato pensionati di Confartigianato lancia un allarme che da settimane è anche protagonista delle cronache locali. “In un mese abbiamo assistito alla chiusura di ben tre case famiglia che non disponevano delle autorizzazioni per ospitare il numero effettivo di persone che vi vivevano, oppure ospitavano persone non autosufficienti e che per la legge ragionale devono essere ospitati all’interno di Rsa” spiega Galletti. “Come noto l’accreditamento è necessario qualora vengano ospitati anziani non autosufficienti, ma la nostra domanda è molto semplice: da quale momento un anziano può essere definito non autosufficiente? Siamo sicuri che a quel punto possa trovare una destinazione adeguata ad un costo accessibile?”. “Il costo per ospitare un anziano all’interno di una Rsa che ha tutti i crismi previsti dalle Asl è in parte coperto dalla Regione, per un’altra quota, laddove ci siano le condizioni, da parte del Comune. In altri casi se un anziano è in grado di sostenere autonomamente tale costo può essere ospitato privatamente all’interno di una struttura” sottolinea la segretaria di Confartigianato Alessandra Papini. “Resta il fatto che il numero di letti a disposizione è veramente esiguo rispetto ad una domanda crescente, i prezzi da sostenere sono spesso troppo alti perché le quote regionali non sono infinite. Alle famiglie spesso non rimane che rivolgersi al mercato per trovare una badante, ma anche questo non è semplice perché la domanda supera di gran lunga l’offerta”. “Ci troviamo dunque di fronte ad una legge regionale superata ormai dai fatti, un’emergenza crescente ai danni delle persone più fragili che spesso, non trovando supporto si trovano in condizioni di solitudine ed instabilità economica” aggiunge Galletti. “Facciamo appello a tutte le istituzioni locali e regionali, alle Asl e a tutto il mondo del terzo settore affinché si riesca a trovare una soluzione che possa in maniera equa dare una vita dignitosa ai nostri cari e affinché si riesca a regolarizzare un mercato che rischia di essere affogato dalle regole attuali a danno dei più fragili” concludono Papini e Galletti.