Consiglio comunale approvata all’unanimità una mozione sul servizio pubblico idrico gruppo consiliare Fratelli d’Italia Sansepolcro Futura impegna Sindaco e Giunta a promuovere, anche in concorso con altri Enti locali, l’avvio di una discussione pubblica sul ruolo dei Comuni
Sansepolcro- Siccità e spauracchio della crisi idrica, consumo consapevole di questo bene fondamentale tematiche di estrema attualità ed anche la gestione del servizio idrico. In una recente seduta del Consiglio comunale è stata approvata all’unanimità una mozione sul servizio pubblico idrico presentata dal gruppo consiliare Fratelli d’Italia Sansepolcro Futura che impegna Sindaco e Giunta a promuovere, anche in concorso con altri Enti locali, l’avvio di una discussione pubblica sul ruolo dei Comuni, dei servizi pubblici, dei beni comuni e della democrazia di prossimità, dentro un contesto di ripensamento del modello sociale dettato dalla necessità di affrontare la diseguaglianza sociale e la crisi climatica evidenziate dalla pandemia, ad inoltrare l’atto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di stimolare un ripensamento dell’art. 6 del Ddl Concorrenza in quei passaggi in cui le scelte delle amministrazioni locali rischiano di essere condizionate da una serie di adempimenti che finirebbero inevitabilmente per scoraggiare le legittime scelte di affidamento e gestione dei servizi pubblici e ad inoltrare l’atto anche alla Presidenza della Regione Toscana, alla Presidenza della Provincia di Arezzo e alle Presidenze di Anci e Upi, Toscana e Nazionale, dandone adeguata pubblicizzazione. Va ricordato che sulla materia della gestione dei servizi pubblici locali, il 12 e 13 giugno 2011 si è svolto un referendum, attraverso il quale la maggioranza assoluta del popolo italiano si è pronunciata contro la privatizzazione dei servizi pubblici locali e per la sottrazione degli stessi, a partire dall’acqua, a dinamiche che siano solo ed esclusivamente legate al mero profitto, inoltre, la crisi prodotta dall’epidemia da Covid-19 ha evidenziato tutti i limiti di una società unicamente regolata dal mercato e ha posto la necessità di ripensare il modello sociale, a partire da una nuova centralità dei territori come luoghi primari di protezione dei beni comuni e di realizzazione di politiche orientate alla giustizia sociale e alla transizione ecologica, nonché dai Comuni come garanti
dei diritti, dei beni comuni e della democrazia di prossimità. Una mozione in relazione al tema “Gestione Pubblica del Servizio Idrico” era stata presentata anche in una seduta dello scorso dicembre sempre dal medesimo gruppo consiliare e a seguito dell’intercorso dibattimento veniva ritirata in accoglimento della richiesta della maggioranza di domandarne un approfondimento in sede di Commissione consiliare Permanente d’ambito, grazie all’avvenuto confronto politico avvenuto in tre differenti sedute della Commissione Affari Generali, alla prima delle quali ha anche preso parte in qualità di esperto esterno il Presidente del Comitato Acqua Pubblica Arezzo era stata raggiunta intesa unanime. Per quanto riguarda la votazione unanime del Parlamentino c’è anche da osservare che la consigliera comunale del gruppo consiliare Pd-InComune Chiara Andreini diversamente dai colleghi del suo gruppo consiliare è uscita dall’aula consiliare al momento del voto, che comunque e avvenuto tutto sommato in tarda ora, era già passata la mezzanotte.
Anna Maria Citernesi