Convegno studi sul pittore Cristoforo Gherardi, tre giornate tra Sansepolcro e la vicina Umbria, sotto l’egida della Direzione Regionale dei Musei Umbria-Castello Bufalini, la prima al Museo Civico “Siamo lieti di ospitare la prima giornata di questo convegno internazionale su Cristofano Gherardi, detto Doceno o Bocino, grande pittore nato nel 1508 a Sansepolcro e che ha lavorato tra San Giustino e Città di Castello” afferma l’assessore alla Cultura Francesca Mercati, presenta il convegno dal titolo “Sempre la cappa a rovescio – Cristofano Gherardi tra capriccio e diligenza”
Sansepolcro- Convegno di studi sul pittore Cristoforo Gherardi detto Doceno o Bocino, sono previste tre giornate tra Sansepolcro e la vicina Umbria, il convegno ha il patrocinio della Regione Toscana ed Umbria e si svolge con il contributo dei comuni umbri di Città di Castello e San Giustino sotto l’egida della Direzione Regionale dei Musei Umbria-Castello Bufalini. Cristoforo Gherardi ha lavorato anche tra Città di Castello e San Giustino, la prima giornata di studio il 4 maggio al Museo Civico, alle 14.30, dove autorevoli studiosi come Eliana Carrara ed Emanuela Ferretti, Antonino Caleca, Paolo Cheli, Marco Droghini e Frank Dabell interverranno su Le fonti e la formazione, è obbligatoria la prenotazione. La seconda giornata di studio al Museo del Duomo di Città di Castello e la terza a San Giustino con il gran finale al Castello Bufalini. “Siamo lieti di ospitare la prima giornata di questo convegno internazionale su Cristofano Gherardi, detto Doceno o Bocino, grande pittore nato nel 1508 a Sansepolcro e che ha lavorato tra San Giustino e Città di Castello” afferma l’assessore alla Cultura Francesca Mercati, presenta il convegno dal titolo “Sempre la cappa a rovescio – Cristofano Gherardi tra capriccio e diligenza” l’evento culturale è nato dalla sinergia tra le tre amministrazioni comunali per tre giornate di approfondimento, Gherardi venne bandito da Firenze con l’accusa di aver partecipato alla congiura che aveva portato all’assassino di Alessandro de’ Medici. Trascorse pericolosamente gli anni da esule a un passo dal confine toscano, lavorando tra Città di Castello e San Giustino. Girava con le scarpe spaiate e la cappa a rovescio. E’ stato un pittore di grande spessore ma poco conosciuto.
Anna Maria Citernesi