Effetti economici della pandemia, in città spiccano quelli di emergenza alimentare ed il gruppo consiliare del Partito Democratico avanza proposte per contenerli Pd-InComune “si possono attivare azioni che vanno dai pacchi alimentari, ai buoni spesa, alla possibilità di ampliare il paniere dei prodotti introducendo anche quelli farmaceutici e la possibilità di intervento sulle utenze si potrebbe costruire una sorta di negozio dove gli utenti possano fare la spesa con appositi buoni e trovare una prima risposta ai loro bisogni”
Sansepolcro- Effetti economici della pandemia sono inevitabili, in città spiccano quelli di emergenza alimentare ed il gruppo consiliare del Partito Democratico avanza proposte per contenerli. “Purtroppo in questo inizio di anno,” spiega il gruppo consiliare Pd-InComune “l’aumento esponenziale dei contagi, continua a destare forte preoccupazione sia sul fronte dell’emergenza sanitaria sia per le inevitabili ricadute economiche e sociali. La nostra comunità ha saputo reagire con determinazione e senso di responsabilità mettendo in campo risorse straordinarie, grazie al forte impegno delle organizzazioni di volontariato presenti nel territorio. Nell’ultimo Consiglio Comunale, del 28 dicembre,” riportano i consiglieri comunali Chiara Andreini, che è anche la capogruppo consiliare, Andrea Laurenzi e Marcello Polverini “abbiamo presentato una interrogazione che ha riguardato i contributi elargiti dallo Stato ai Comuni per fronteggiare le situazioni delle famiglie e delle persone che si trovano a vivere situazioni di grave difficoltà economica. Con questi contributi” propongono “si possono attivare azioni che vanno dai pacchi alimentari, ai buoni spesa, alla possibilità di ampliare il paniere dei prodotti introducendo anche quelli farmaceutici e la possibilità di intervento sulle utenze. Nel nostro territorio, è operante dalla Primavera 2020, il CEDA (Centro di Distribuzione Alimentare), creato dall’amministrazione comunale e dato in gestione, con apposita convenzione, alla Caritas Diocesana, per dare una prima risposta concreta all’emergenza alimentare. Il CEDA, in questi anni, ha supportato, con interventi mirati, famiglie, anziani, persone sole, garantendo a chiunque ne avesse bisogno la possibilità di accedere ai pacchi alimentari. Il lavoro instancabile dei volontari Caritas che gestiscono il Centro si è andato intrecciando” riportano “con la generosità di aziende, privati cittadini e imprese che hanno deciso di supportare con prodotti o elargizioni questo importante punto di raccolta, riconoscendone il valore sociale e la dedizione e la professionalità di quanti vi collaborano. La Caritas, ha messo a disposizione la propria esperienza e i propri volontari facendone un punto di riferimento per tanti che, anche oggi, si trovano in situazioni di fragilità, perché, purtroppo le condizioni economiche di interi nuclei familiari stanno cambiando molto velocemente. Nel nostro programma elettorale,” ricordano “più volte, abbiamo evidenziato, come sia fondamentale il sostegno immediato a chi si trova in difficoltà e come si possano far crescere i servizi dal basso a partire dalle esperienze maturate. Partendo dall’importante esperienza del CEDA e dal servizio svolto con professionalità e generosità dalla Caritas” propongono “si potrebbe costruire, anche nella nostra Città, come già avviene in altre realtà, un “emporio solidale”, ovvero una sorta di negozio dove gli utenti possano fare la spesa con appositi buoni e trovare una prima risposta ai loro bisogni. Una modalità, questa, che, partendo dall’esperienza maturata, potrebbe garantire un sostegno continuativo nel tempo alle tante persone che, temporaneamente o in maniera più strutturata, si trovano ad avere bisogno di un primo sostegno economico.”.
Anna Maria Citernesi