Il Distretto sanitario autonomo da Arezzo e Casentino, Partito Democratico “le amministrazioni locali dovranno svolgere un ruolo di impulso e proposta verso la USL in modo che la riorganizzazione dei servizi porti i frutti sperati in termini di risorse umane e strumentali assegnate chiediamo al Sindaco e all’assessore competente di condividere e discutere gli argomenti nella commissione consiliare sociale e sanità, in modo da avere il tempo e lo spazio per un serio e collaborativo confronto”
Sansepolcro- Il Distretto sanitario da questo mese è tornato autonomo da Arezzo e Casentino, non sono poche le problematiche che riguardano la sanità a livello regionale ed a livello locale, nel recente Consiglio comunale c’era un ordine del giorno del gruppo consiliare Pd-InComune che non è stato approvato dalla maggioranza. In proposito, è importante la questione della sanità, interviene il Partito Democratico “è stato presentato l’Ordine del Giorno del nostro gruppo” spiega “riguardante l’assetto socio-sanitario del nostro territorio, le cui problematiche di carenza di personale e di servizi sono, purtroppo, note. Da gennaio il distretto della Valtiberina autonomo e le amministrazioni locali dovranno svolgere un ruolo di impulso e proposta verso la USL in modo che la riorganizzazione dei servizi porti i frutti sperati in termini di risorse umane e strumentali assegnate. Sappiamo che in questi anni il personale trasferito o andato in pensione non è stato sostituito e interi comparti lamentano forti carenze che non permettono una efficace risposta ai bisogni dei cittadini. La nostra proposta al Consiglio Comunale aveva l’intento di votare congiuntamente un documento che ponesse le basi per una collaborazione proficua tra maggioranza e opposizione su un tema, come quello dei servizi sanitari, che deve interessare tutti. Spingere tutti dalla stessa parte, con forza e unità di intenti, riteniamo sia il modo migliore per ottenere servizi per la nostra comunità. Nel documento si chiedeva che le amministrazione locali si facessero promotrici di una azione forte andando prima di tutto a identificare le urgenze sulle quali intervenire e chiedendo la presenza di un direttore del distretto completamente dedicato alla Valtiberina, che possa svolgere il proprio servizio a tempo pieno. Oltre a questo, la carenza di personale coinvolge settori strategici ed è fondamentale aumentare la dotazione di assistenti sociali, verificare le condizioni di ripristino del terzo pediatra e l’incremento del numero dei medici di medicina generale che faticano a soddisfare le esigenze dei loro numerosissimi pazienti. Sul futuro dell’ospedale della Valtiberina, dopo l’annuncio del trasferimento del dottor Di Marzo, serve una riflessione ampia, con USL e Regione Toscana, sul futuro dell’ospedale e in particolare sulla vocazione del reparto di chirurgia che deve rappresentare un punto di riferimento nel territorio con una specificità riconosciuta e professionalità adeguate e stabili. Ci sembra di aver presentato tutte proposte di buon senso dimostrando la volontà di una effettiva collaborazione mettendo in campo i contatti, anche già avviati a tutti livelli, che possono aiutare nel raggiungimento di comuni obiettivi. In campagna elettorale il tema della sanità è stato più volte affrontato da tutti i candidati e dopo poco più di due mesi ci siamo resi disponibili per affrontarlo insieme. Purtroppo la maggioranza, riteniamo con nessuna lungimiranza, ha rifiutato la nostra proposta e ha perso l’occasione di rafforzare unitariamente le istanze della comunità di Sansepolcro e dell’intera vallata, votando contro ad un ordine del giorno di cui condivideva ogni singola parola, ma non il metodo. Secondo i consiglieri di maggioranza quanto scritto già viene portato avanti dal Sindaco che ha iniziato a prendere contatti. Sinceramente siamo rimasti colpiti da un tale atteggiamento di chiusura, anche perché aver preso contatti è un po’ diverso da aver trovato tutte le risposte ai problemi e alle carenze che abbiamo descritto. Siamo consapevoli che su temi che riguardano la sicurezza sanitaria e sociale dei cittadini non si debba fare propaganda sterile, ma serva collaborazione e una ferma volontà che il voto unanime in Consiglio avrebbe confermato, dando forza alle istanze di questa Amministrazione. Le belle parole sul Sindaco di tutti e le sue richieste di collaborazione si sono scontrate con l’amara realtà di un voto contrario su questioni cruciali. Non ci perdiamo d’animo e continueremo, attraverso i nostri contatti istituzionali, a portare avanti le istanze di questo territorio. A dimostrazione di ciò chiediamo al Sindaco e all’assessore competente di condividere e discutere gli argomenti proposti nella commissione consiliare sociale e sanità, in modo da avere il tempo e lo spazio per un serio e collaborativo confronto sul futuro dei servizi per i cittadini di questa comunità.”.
Anna Maria Citernesi