Il Duca vita avventurosa e grandi imprese di Federico da Montefeltro sabato presso Palazzo Piccolomini a Pienza, nuova pubblicazione Laterza evento culturale anche per la città natale di Piero della Francesca
Sansepolcro- Il Duca vita avventurosa e grandi imprese di Federico da Montefeltro è il titolo del libro che sabato, alle 16, presso Palazzo Piccolomini a Pienza verrà presentato al pubblico, la nuova pubblicazione di Duccio Balestracci è edita da Laterza. Un evento culturale di qualità significativo anche per la città natale di Piero della Francesca che la prossima settimana ha in programma il tradizionale evento culturale per la ricorrenza dell’anniversario della sua morte, che lo ha mirabilmente ritratto e che con la breve trasferta del San Giuliano L’Ospedaliere conservato al Museo Civico la scorsa estate ha partecipato alla mostra alla Galleria Nazionale delle Marche, l’affresco staccato in prestito per le celebrazioni del 600° anniversario della nascita del duca Federico da Montefeltro. Nella prefazione del libro “600 anni fa nasceva a Gubbio uno dei personaggi più significativi del Rinascimento italiano: Federico da Montefeltro. Mecenate e mercenario, coltissimo umanista e principe spregiudicato, la vita del duca di Urbino è un incredibile succedersi di avventure e cambi di destino. In tutte le raffigurazioni è l’uomo dalla faccia dimezzata, da quando, nemmeno trentenne, un occhio e la radice del naso li aveva perduti per un colpo di lancia ricevuto durante una giostra. Nella storia del Rinascimento italiano, Federico da Montefeltro, duca di Urbino, è il più stimato e strapagato condottiero, circondato dalla fama di non aver perso (quasi) mai una battaglia. Intelligente, coltissimo, ottimo stratega, bravo statista, abile diplomatico, scaltro (ma sempre elegante) curatore dei propri interessi, assieme al suo grande amore, la giovanissima e affascinante seconda moglie Battista Sforza, Federico riuscì a trasformare la corte del Montefeltro in uno dei centri della cultura e della politica italiane: a lui si deve la facies urbanistica e architettonica di Urbino, è lui che riesce a coinvolgere nel suo progetto culturale artisti e architetti come Piero della Francesca o Francesco di Giorgio Martini. Ma come ogni vita avventurosa che si rispetti, anche quella di Federico fu costellata da intrighi e misteri mai del tutto risolti” (Laterza). Sarà presente l’autore, professore Duccio Balestracci, con l’assessore alla Cultura del Comune di Pienza, Giampietro Colombini e Costanza Contu di Opera Laboratori.
Anna Maria Citernesi
“altro che la fondazione se deve servire per mantenere un dipendente e tenerla nel weekend aperta sfruttando i volontari e bene che la chiudono subito” “armetton su n’antro carrozzone cume la diga” “n’son capaci a niente!” “co ste chieli i carrozzoni vedi!” “chieli de qui chieli da la che basso livello”