Il prossimo anno nella chiesa di San Lorenzo la Deposizione di Rosso Fiorentino dopo un lungo ed accurato restauro La chiesa necessita di essere riqualificata raccolta di fondi dei cittadini e delle associazioni Palazzo Pretorio mostra Ai piedi del Rosso aperta fino a domani in vendita una cinquantina di dipinti
Sansepolcro- Il prossimo anno tornerà nella chiesa di San Lorenzo la Deposizione di Rosso Fiorentino dopo un lungo ed accurato restauro da parte dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze durato oltre 7 anni. La chiesa però necessita di essere riqualificata con piccoli interventi ad esempio alla pavimentazione ed all’illuminazione e quindi la parrocchia della Cattedrale ha pensato ad una raccolta di fondi da parte dei cittadini e delle associazioni. Tre le iniziative ha partecipato anche la Compagnia Artisti. I creativi che si riconoscono appartenere alla comunità della Compagnia Artisti si sono dimostrati particolarmente sensibili e si sono mobilitati per la migliore collocazione dell’opera del Rosso Fiorentino. Nei giorni scorsi è stata inaugurata nella sala esposizioni di Palazzo Pretorio la mostra Ai piedi del Rosso che rimarrà aperta fino a domani mettendo in vendita, con l’intero ricavato devoluto alla finalità ricercata, una cinquantina di dipinti di altrettanti autori del territorio della Valtiberina toscana ed umbra, ma anche provenienti da Perugia, Arezzo e Ravenna. La Compagnia Artisti ha organizzato questa iniziativa con la collaborazione della Associazione Vivere a Borgo Sansepolcro Pro Loco, della Parrocchia della Cattedrale e con il Patrocinio del Comune. L’allestimento della Mostra è stato curato da Michele Foni, Joy Stafford e Libero Alberti. Dipinti nelle più varie tecniche ed anche fotografie sono venduti ad offerta sostanzialmente libera ma i curatori della iniziativa, innescando una sorta di asta permanente, accettano rialzi di offerta su ogni singola opera fino alla fine della mostra. I quadri saranno consegnati agli acquirenti solo al termine della iniziativa rimanendo esposti dunque per tutta la durata della mostra. “Una occasione per aggiudicarsi un’opera ad una cifra molto più bassa di quello che vale ma l’importante è il fine e quello che devo sottolineare è la bontà e l’intelligenza degli autori che, consapevoli di questa formula, hanno accettato comunque di donare opere davvero belle” spiega Michele Foni responsabile della Compagnia Artisti “Inoltre ci ha fatto particolarmente piacere collaborare e soccorrere Don Giancarlo Rapaccini che dovendo rifare l’intero pavimento della Chiesa di San Lorenzo, per il ritorno dell’importante dipinto, si è reso conto che mancava ancora una cifra al raggiungimento della spesa totale e non ha esitato a chiedere una mano alle associazioni che beneficiano durante l’anno degli spazi comuni della curia e delle Chiese stesse. Don Giancarlo rappresenta per tutti noi, e per la nostra città, un esempio di accoglienza e di ascolto e quindi la nostra adesione è stata immediata e felice”. La Deposizione del Rosso Fiorentino è un’opera davvero straordinaria perché esce dall’ordinario sia per le sue peculiarità estetiche e artistiche, sia per la storia che ha portato alla sua realizzazione. Dopo il sacco di Roma del 1527 anche il Rosso Fiorentino, dovette lasciare la città capitolina, dopo essere stato prigioniero e maltrattato dai lanzichenecchi, il pittore fiorentino era scappato verso l’Umbria per poi raggiungere Sansepolcro, dove aveva ottenuto protezione dal Vescovo Leonardo Tornabuoni. È in questa situazione che, su commissione della Confraternita di Santa Croce, il Rosso realizzò la Deposizione che poi sarebbe stata conservata nella Chiesa di San Lorenzo, già chiesa di Santa Croce, iniziò a lavorarci nel 1528, al posto di Raffaellino del Colle, esprimendo sulla tavola uno struggente carico di inquietudine e paura che erano frutto di quanto aveva vissuto a Roma e delle peripezie che stava continuando a vivere.
Anna Maria Citernesi