Impianto di autodemolizioni non luogo a procedere, udienza preliminare a processo non sono andati neppure i quattro imputati della Asl
Sansepolcro- E’ clamoroso, non si parla d’altro in questi giorni che del Tribunale di Arezzo, dell’inchiesta dei carabinieri forestali della locale Stazione e dai colleghi della Procura sull’impianto di autodemolizioni con sequestro dell’impianto costruito sopra una montagna di rifiuti, eternit e fibre di amianto, il sito era inquinato, e dell’esito, non luogo a procedere, dell’udienza preliminare, poichè a processo non sono andati neppure i quattro imputati della Asl, la responsabile della unità funzionale di igiene pubblica Elena De Santis, che avrebbe ritardato di comunicare all’allora sindaco Cornioli il blocco delle attività per evitare la reiterazione del comportamento illecito ed altri due operatori per omissione, avrebbero accertato che l’impianto continuava a lavorare, ma omettevano di darne notizia alla responsabile che avrebbe quindi potuto sospendere l’attività. L’accusa per tre dipendenti, Franco Blasi, Omar Vecchiattini ed anche Bruno Tredici, era di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale, avrebbero dichiarato che l’impianto era fermo ed invece continuava ad esercitare l’attività. Il Pubblico Ministero Laura Taddei ha insistito per il rinvio a giudizio, ma niente rinvio a giudizio per il giudice Giulia Soldini, di fatto vanificato il lavoro certosino dei carabinieri forestali.
Anna Maria Citernesi