La casa di Piero della Francesca tappa conclusiva delle visite al Museo Civico
Sansepolcro- La casa di Piero della Francesca è divenuta a tutti gli effetti la tappa conclusiva delle visite al Museo Civico per ammirare principalmente le opere pierfrancescane La Resurrezione, la pala della Madonna della Misericordia, il San Giuliano ed il San Ludovico, sono oltre 2850 i biglietti pagati per visitarla insieme al Museo Civico, far pagare il biglietto è una formula azzeccata della direzione museale, anche se il tentativo di ricostruzione della vita familiare e domestica non offre molto da vedere per capire Piero della Francesca, è un esercizio modesto, anche lo spazio potrebbe essere sistemato meglio. Per molti cittadini è opportuno avvocare a sé come Comune in qualche modo anche la gestione della biblioteca che fa parte della Rete Bibliotecaria Aretina con i 5 mila volumi che offre alla consultazione degli studiosi, quando è aperta, spesso è chiusa con la situazione che è sotto gli occhi di tutti, è ridotta ad aprire solo su prenotazione, ed anche gli altri documenti, in modo da alleggerire il Comune della spesa di 12.500 euro annui per mantenere la Fondazione Piero della Francesca. E pensare che come recita lo Statuto attualmente in vigore la Fondazione “ha lo scopo di promuovere studi e ricerche su Piero della Francesca e sulla cultura del Rinascimento, sviluppando intorno ad esse un’attività di ricerca, documentazione, tutela e promozione culturale”. La ricorrenza dell’anniversario della morte di Piero della Francesca è l’occasione giusta per la riflessione, anche le iniziative culturali della Fondazione per il livello che le hanno contraddistinte nell’arco temporale di un anno, da quando è stata riaperta, possono essere avvocate ad eventi dell’amministrazione comunale senza bisogno di avvalersi di comitati scientifici di sorta e direttori visti per lo più ad ogni cambio di sindaco come staff di esso e come meri occupanti camere di compensazione elettorale. Se si considera quanto costa mantenere la Fondazione anche con la spesa del Comune di Arezzo e dell’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana chiudere la Fondazione Piero della Francesca è forse la soluzione più al passo con i tempi da chiari di luna economici e dei bilanci degli enti anche locali.
Anna Maria Citernesi