Lotta alle zanzare misure preventive contenere il fenomeno alle condizioni di minore impatto per la salute, da parte del Comune imposizione di prescrizioni giugno ottobre, il periodo estendibile anche ai mesi di aprile/maggio e novembre in base agli andamenti climatici

Sansepolcro- Lotta alle zanzare anche quest’anno misure preventive, agendo principalmente con la rimozione dei focolai larvali e con adeguati trattamenti larvicidi, la necessità di intervenire a tutela della salute e dell’igiene pubblica per prevenire e controllare malattie infettive trasmissibili all’uomo attraverso la puntura di insetti vettori, ed in particolare della zanzara tigre (Aedes albopictus) e della zanzara comune (Culex spp.). Nel corso delle estati precedenti, sul territorio nazionale, si sono manifestati casi di malattie virali trasmesse da insetti vettori, che hanno provocato locali situazioni di criticità sanitaria derivanti dalla ulteriore diffusione legata alla presenza delle zanzare, per garantire l’incolumità dei cittadini è indispensabile provvedere alla regolamentazione ed all’imposizione di prescrizioni idonee ad contenere il fenomeno alle condizioni di minore impatto per la salute, anche da parte del Comune, nel periodo di maggiore attività da giugno ad ottobre, ma il periodo è estendibile anche ai mesi di aprile/maggio e novembre in base agli andamenti climatici. Il Comune raccomanda a tutti i cittadini e ai soggetti pubblici e privati, agli amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività produttive, proprietari, affittuari e in generale a tutti coloro che hanno l’effettiva disponibilità di abitazioni o aree aperte, anche inutilizzate, dove si possono creare raccolte di acqua meteorica o di altra provenienza di: evitare l’abbandono definitivo o temporaneo negli spazi aperti (compresi terrazzi, balconi e lastrici solari) di contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa raccogliersi acqua piovana, ed impedire qualsiasi raccolta d’acqua stagnante anche temporanea, di procedere, ove si tratti di contenitori o bidoni non abbandonati bensì sotto il controllo di chi ne ha la proprietà o l’uso effettivo, allo svuotamento dell’eventuale acqua in essi contenuta e alla loro sistemazione in modo da evitare accumuli idrici a seguito di pioggia, diversamente, procedere alla loro chiusura mediante rete zanzariera o coperchio a tenuta o allo svuotamento giornaliero, evitando di scaricare l’acqua nei tombini, di impedire la formazione di ristagni d’acqua su teloni plastici o qualsiasi altra superficie concava, di evitare di lasciare giochi e piscine gonfiabili e simili con acqua stagnante per più di 5 giorni, di provvedere al controllo ed alla pulizia periodica delle gronde e degli scarichi pluviali, di evitare ogni raccolta d’acqua in caso di annaffiatura di piante a vaso e fioriere (i sottovasi devono essere controllati e svuotati e/o lasciati asciugare almeno ogni 5 giorni), di pulire fontane e vasche ornamentali da eventuali ostruzioni, di svuotare fontane, vasche e piscine non in esercizio o procedere ad idoneo trattamento antilarvale, di trattare l’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche presenti negli spazi di proprietà privata, ricorrendo a prodotti di sicura efficacia larvicida. La periodicità dei trattamenti deve essere congruente alla tipologia del prodotto usato, secondo le indicazioni riportate in etichetta, indipendentemente dalla periodicità, il trattamento è praticato dopo ogni pioggia. In alternativa, procedere alla chiusura degli stessi tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche con rete zanzariera che deve essere opportunamente mantenuta in condizioni di integrità e libera da foglie e detriti onde consentire il deflusso delle acque, di tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere, e sistemarli in modo da evitare il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza, di provvedere nei cortili e nei terreni scoperti dei centri abitati, e nelle aree ad essi confinanti incolte, improduttive e/o inutilizzate, al regolare sfalcio della vegetazione, con cadenza congrua in ragione dello sviluppo vegetativo. A tutti i conduttori di orti raccomanda di eseguire l’annaffiatura diretta, tramite pompa o con contenitore da riempire di volta in volta e da svuotare completamente dopo l’uso, di sistemare tutti i contenitori e altri materiali (es. teli di plastica) in modo da evitare la formazione di raccolte d’acqua in caso di pioggia, di chiudere appropriatamente e stabilmente con coperchi a tenuta ermetica o con rete zanzariera gli eventuali serbatoi d’acqua. Ai proprietari e responsabili, o ai soggetti che comunque ne abbiano l’effettiva disponibilità, di depositi e attività industriali, artigianali, commerciali, con particolare riferimento alle attività di rottamazione e in genere di stoccaggio di pneumatici e materiali di recupero invece di adottare tutti i provvedimenti efficaci a evitare che i materiali permettano il formarsi di raccolte d’acqua, quali a esempio lo stoccaggio dei materiali al coperto, oppure la loro sistemazione all’aperto ma con copertura tramite telo impermeabile fissato e ben teso onde impedire raccolte d’acqua in pieghe e avvallamenti, oppure svuotamento delle raccolte idriche dopo ogni pioggia, di assicurare, nei riguardi dei materiali stoccati all’aperto per i quali non siano applicabili i provvedimenti, trattamenti di disinfestazione larvicida da praticare entro 5 giorni da ogni precipitazione atmosferica. Ai responsabili delle aree di cantiere di evitare raccolte di acqua in aree di scavo, bidoni e altri contenitori, qualora l’attività richieda la disponibilità di contenitori con acqua, questi debbono essere dotati di copertura ermetica, oppure debbono essere svuotati completamente con periodicità non superiore a 5 giorni di sistemare i materiali necessari all’attività e quelli di risulta in modo da evitare raccolte d’acqua, di provvedere, in caso di sospensione dell’attività del cantiere, alla sistemazione del suolo e di tutti i materiali presenti in modo da evitare raccolte di acque meteoriche, di assicurare, nei riguardi dei materiali stoccati all’aperto per i quali non siano applicabili i provvedimenti di cui sopra, trattamenti di disinfestazione larvicida da praticare entro 5 giorni da ogni precipitazione atmosferica. A tutti i proprietari, gestori e conduttori di vivai, serre, depositi, esercizi di commercio di piante e fiori ed attività similari, aziende agricole di eseguire l’annaffiatura in maniera da evitare ogni raccolta d’acqua, in caso di annaffiatura manuale, il contenitore deve essere riempito di volta in volta e svuotato completamente dopo l’uso, di sistemare tutti i contenitori e altri materiali (esempio teli di plastica) in modo da evitare la formazione di raccolte d’acqua in caso di pioggia, di chiudere appropriatamente e stabilmente con coperchi o con reti zanzariere gli eventuali serbatoi d’acqua, di eseguire adeguate verifiche ed attuare una lotta antilarvale correttamente programmata al fine di contrastare la proliferazione delle zanzare autoctone e l’introduzione di zanzare di specie esotiche. All’interno dei cimiteri di non lasciare vasi e sottovasi pieni di acqua, di non lasciare nelle aree scoperte contenitori vuoti (annaffiatoi e simili) che potrebbero riempirsi di acqua piovana (questi vanno rimossi o conservati capovolti) di non ostruire le fontane dei cimiteri con fiori o altri residui, di riempire i vasi con materiale inerte (sabbia, terra, argilla espansa, e quant’altro) che costituisce un ottimo sostegno per i fiori stessi ed evitano la presenza di acqua stagnante, in caso di utilizzo di fiori secchi o di plastica, di trattare l’acqua del vaso con prodotti larvicidi ad ogni ricambio, in caso di utilizzo di fiori recisi. Il sindaco dispone anche che in presenza di casi accertati di malattie virali trasmesse da zanzare con associati rischi sanitari, il Comune provvederà, su indicazione del Dipartimento della Prevenzione della azienda Usl territorialmente competente, all’emissione di apposita Ordinanza Contingibile e Urgente per l’esecuzione dei trattamenti (larvicidi ed adulticidi) in aree pubbliche e private, che i trattamenti adulticidi, al di fuori delle emergenze sanitarie, debbano essere eseguiti solo in casi straordinari a seguito di comprovata presenza di elevata densità del vettore (superamento di soglie di intervento), dopo attenta indagine ambientale ed entomologica e previa autorizzazione del Dipartimento della Prevenzione della azienda Usl territorialmente competente, in ogni caso, tali trattamenti non dovranno mai essere programmati a calendario.
amc