Lutto in città e vallata è scomparso il cavalier Paolo Piovaticci ideatore ed organizzatore della Biennale Internazionale del Merletto di Sansepolcro ed a lungo presidente del Centro Culturale Sansepolcro

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ValtiberinaToscanaSansepolcro- Lutto in città e vallata è scomparso sabato, all’età di 90 anni, il cavalier Paolo Piovaticci ideatore ed organizzatore insieme alla moglie Maria della Biennale Internazionale del Merletto di Sansepolcro ed a lungo presidente del Centro Culturale Sansepolcro. Piovaticci, originario di Roma è arrivato da giovane al Borgo con la sua famiglia per motivi di lavoro e scelse di rimanervi tutta la vita, pittore e letterato ha saputo divenire uno dei punti di riferimento culturale della città e della vallata. La cerimonia funebre si è svolta in Cattedrale e la salma è stata trasferita al cimitero nel quale ha sostato un giorno, prima di partire per il Cimitero del Verano a Roma dove riposerà accanto alla Madre Jolanda e al fratello Guido. E’ stato una delle voci interiori più potenti, pittore, scrittore, storico, poeta, curatore di eventi culturali in Italia e all’estero. Lascia all’Associazione Il Tombolo di Anghiari, nelle sicure mani delle merlettaie di Anghiari e della moglie Maria, con le quali avevano già collaborato indirizzandole a tre edizioni del concorso internazionale di merletto impostando anche la prossima quarta edizione, la sua creatura culturale per eccellenza, la Biennale aveva ottenuto il patrocinio del Senato e dell’Ufficio per l’Italia del Parlamento europeo. “Il Cavalier Piovaticci è stato un punto di riferimento per il merletto della Valtiberina ed è stato vicino alla nostra Associazione nelle tre passate edizioni del concorso” hanno affermato le maestre merlettaie dell’Associazione Il Tombolo di Anghiari “Ci ha consigliato, aiutato e indirizzato affinché potessimo ottenere gli splendidi risultati che ci hanno premiato. Ci dispiace che non ci sarà per la quarta edizione, di cui avevamo già parlato e condiviso l’argomento”. Piovaticci ha tenuto conferenze di caratura internazionale in varie città su invito di Regioni, Comuni e scuole su temi artistici, culturali e dell’artigianato artistico, mezzi di comunicazione nazionali si sono occupati dei suoi lavori pittorici e letterari. Importanza particolare hanno i suoi Cavalli di Reso, ovvero dell’antico re della Tracia, che si ispirano agli esemplari punta di diamante della Guerra di Troia. L’uso del colore e i temi, quasi sempre appartenenti ad una dimensione surreale, rendono il suo universo pittorico tra i più personali che sia possibile vedere nei nostri tempi. La sua è una pittura spontanea e fluente che sembra svelarci situazioni senza tempo che hanno a che vedere con la nostra interiorità più ancestrale. Che si tratti di visioni surreali metafisiche o di reminiscenze di una memoria inconscia, non ci sono dubbi, ci troviamo di fronte a visioni oniriche e dimensioni intellettuali. Della produzione poetica da ricordare i volumi Steli di fumo del 1985 e Da quando io mai nacqui del 1999. Testi che avevano attratto l’interesse dei massimi pensatori italiani. Curatore della prefazione del volume poetico di Piovaticci del 1999 fu Vittorio Vettori, tra gli intellettuali di spicco del dopoguerra, autore e critico letterario, tra i massimi conoscitori del pensiero letterario e filosofico del Novecento. Della sua ampia produzione letteraria fatta di saggi storici e libri di prosa spicca Sono morto per l’Italia del 2006 che ha ricevuto gli apprezzamenti del presidente Giorgio Napolitano. Il volume ricostruisce la storia del fratello Guido, caduto a Rovetta il 28 aprile 1945 a diciassette anni, con altri 42 giovanissimi legionari e amici della Legione Tagliamento della Repubblica Sociale Italiana, fucilato dai partigiani che in cambio della consegna delle armi, da loro effettuata, gli avevano promesso salva la vita. Della Biennale Internazionale del merletto di Sansepolcro autentico rinascimento del merletto in Italia e in Europa, è stata una delle più importanti manifestazioni del settore a livello internazionale, forse la più importante. Piovaticci fu in grado di intercettare e condurre a Sansepolcro, spesso e anche nella composizione della giuria del concorso internazionale di merletto, personalità del mondo della cultura come la professoressa Doretta Davanzo Poli Storica del Costume, già Università Ca’ Foscari di Venezia. “Una persona di grande cultura e senso artistico che ha dato un input al merletto internazionale soprattutto perché con la Biennale” ha commentato Maria Fabbri Inama maestra dell’Associazione Culturale Il Merletto di Cles “ha affrontato dei grandi temi che hanno fatto crescere e andare avanti il merletto come autentico linguaggio artistico; non più il semplice centrino o complemento per l’arredo della casa”. “La vita ritirata degli ultimi anni non aveva fermato le sue attività creative; dal buon ritiro casalingo, aveva continuato il lavorio del suo pensiero, l’elaborazione, la produzione di preziose deduzioni” ha testimoniato Michele Foni responsabile della Compagnia Artisti di Sansepolcro “Sono certo che il suo grande potere intellettuale di trattare i temi esistenziali e l’empatia con cui dialogava con la morte e con tutte le inevitabili conseguenze della vita gli possano aver reso più lieve l’andare incontro all’ignoto”. Alla moglie Maria ed al figlio Michele le condoglianze di Pagina Valtiberina e Primo Piano.

Anna Maria Citernesi