Torna VicenzaOro principale appuntamento con i mercati internazionali per le imprese del settore orafo, imprese artigiane, industriali, alta gioielleria, macchinari per la manifattura orafa
Arezzo- Torna a Vicenza il principale appuntamento con i mercati internazionali per le imprese del settore orafo, dal 20 al 24 gennaio VicenzaOro. “L’edizione 2023 si preannuncia come quella del ritorno alla normalità, oltre 1.100 espositori provenienti per quasi il 60% dall’Italia e per la restante parte da oltre 30 Paesi del mondo saranno presenti con i loro stand nel quartiere fieristico vicentino” spiega il presidente di Confartigianato Orafi, Luca Parrini (nella foto). Con il 2023 ritorneranno in fiera quasi 200 espositori provenienti dal continente asiatico. Hong Kong e Cina, India, Tailandia, Indonesia e Corea del Sud rappresentano oltre il 16% degli espositori stranieri. Altrettanto numerosi saranno gli espositori dei Paesi dell’Unione Europea, mentre quasi 100 saranno quelli provenienti dalla Turchia e dai Paesi Medio-orientali. Saranno infine presenti operatori provenienti dal continente americano (Usa, Canada e Messico), oltre che dalla Svizzera e dal Regno Unito. “La grande maggioranza degli espositori italiani a VicenzaOro proviene dai nostri principali distretti manifatturieri. Ancora una volta la parte del leone verrà giocata dalle imprese orafe di Arezzo che rappresentano quasi il 30% dei circa 650 espositori italiani” aggiunge Parrini. Dal distretto vicentino provengono il 23% degli espositori. Il distretto di Valenza Po, il polo produttivo e commerciale di Napoli e Caserta e l’hub di Milano garantiscono ciascuno circa il 10% degli espositori. Oltre alle imprese artigiane e industriali saranno presenti alla manifestazione fieristica i marchi dell’alta gioielleria, i distributori di pietre preziose oltre agli operatori del settore packaging e visual merchandising ed ai produttori dei macchinari più avanzati per la manifattura orafa. “Confartigianato sarà presente con gli stand collettivi delle Associazioni provinciali di Vicenza e Arezzo che rappresentano la delegazione più numerosa tra le collettive associative nazionali” sottolinea. “Rispetto al periodo pre-pandemia l’export del settore orafo nazionale segna una crescita di 37 punti percentuali. Si tratta dei dati Istat forniti dalla Camera di commercio di Arezzo e Siena e relativi ai primi 9 mesi del 2022” commenta il coordinatore della Federazione Orafi di Confartigianato, Paolo Frusone. “Una crescita così consistente” aggiunge Frusone “va comunque letta alla luce delle variazioni delle quotazioni del metallo prezioso che, rispetto ai primi 9 mesi del 2019 è cresciuta del 42%. I distretti industriali di Arezzo e Vicenza, ancora una volta, fanno registrare una performance migliore del loro fatturato estero rispetto al dato nazionale. La crescita del fatturato estero di settore nel distretto di Arezzo arriva al +48% e al +52% nel distretto di Vicenza” sottolinea Frusone. “I principali mercati di destinazione dell’export nazionale e dell’export provinciale dei due distretti sono come al solito: Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Hong Kong, Francia, Germania, Regno Unito, Turchia e Svizzera. Gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato di destinazione dell’export nazionale (15% del totale export nazionale) e dell’export vicentino (+24% totale export provinciale), mentre per il distretto di Arezzo rappresentano il secondo mercato di destinazione (12% del totale dell’export provinciale). Gli Emirati Arabi Uniti rappresentano il principale mercato dell’export aretino (24% del totale dell’export provinciale), mentre si attestano al secondo posto per l’export del distretto di Vicenza (14% del totale dell’export provinciale) e al terzo posto per l’export nazionale (12% del totale dell’export nazionale)” conclude il coordinatore della Federazione Orafi di Confartigianato.